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L’Associazione Culturale Scienza della Parola ha come finalità la ricerca teorica, la formazione di analisti della parola. Fondata nel 1992 da un gruppo di persone interessate a svolgere attività di ricerca, ha elaborato in questi anni un metodo di pensiero che consente di elaborare e svolgere rapidamente e efficacemente qualunque discorso, mostrandone e evidenziandone la struttura e gli elementi che lo sostengono. Un metodo la cui efficacia si mostra non soltanto nei confronti di qualunque testo ma anche riguardo al proprio discorso, fornendo pertanto un potente strumento per procedere in un itinerario psicanalitico. Gli elementi teorici essenziali di questa elaborazione sono contenuti nello scritto Sofistica.

STATUTO TEORICO

Con questo atto l’Istituto Scienza della Parola stabilisce:

- Che l’Associazione Culturale Scienza della Parola muove il proprio discorso e la propria elaborazione teorica dalla constatazione che nulla è fuori dalla parola, ché se qualcosa fosse fuori dalla parola non sarebbe conoscibile.

- Di formare analisti della parola

Afferma che tale assioma risulta necessario e non negabile in alcun modo poiché:

1. se qualcosa non fosse nella parola allora potrebbe sapersi o per ragionamento o per esperienza,

2. se fosse saputo per ragionamento la proposizione che afferma che qualcosa è fuori dalla parola sarebbe la conclusione di un ragionamento fatto di inferenze. L’inferenza appartiene alla struttura del linguaggio, pertanto affermare per ragionamento che qualcosa è fuori dalla parola è necessariamente falso, cioè può affermarsi se e soltanto se non può affermarsi,

3. se fosse saputo per esperienza allora sarebbe l’esperienza di qualcosa che essendo fuori dalla parola sarebbe indicibile. Questo indicibile di cui si avrebbe esperienza o rinvia a qualcosa oppure non rinvia. Se rinvia a qualcosa allora è l’antecedente di un conseguente, e pertanto inserito nella struttura del linguaggio. Se non rinvia a nulla allora non rinvia neppure all’esperienza, e pertanto affermare che qualcosa fuori dalla parola sia conosciuto per esperienza è falso.

4. Qualunque discorso che si ritenga fondato su qualcosa che non sia parola è necessariamente falso, pertanto qualunque discorso che muova da una premessa differente da quella che abbiamo affermata è necessariamente falso.

5. L’Associazione Culturale Scienza della Parola definisce il linguaggio come la struttura che consente di fare questa come qualunque altra considerazione,

6. definisce la parola come l'atto attraverso cui il linguaggio esiste in quanto esecuzione,

7. afferma che è necessario che la parola sia e che non possa non essere poiché per potere affermare o negare che la parola sia è necessario che la parola sia, e che la parola può rinviare soltanto a se stessa: una parola non può avere altro rinvio se non un’altra parola.

8. L’Associazione Culturale Scienza della Parola si impegna con questo atto a proseguire il discorso che le appartiene non recedendo in nessun modo e per nessun motivo da tale impegno, e consentire a ciascuno che lo desideri di formarsi attraverso gli strumenti teorici che gli consentiranno di divenire analista della parola.

L’Associazione Culturale Scienza della Parola stabilisce che:

a. analista della parola è colui che non può sottrarsi a quanto è implicato dall’essere ciascun atto necessariamente un atto di parola, dalle sue conseguenze tanto pratiche quanto teoriche, nell’impossibilità teorica e pratica di potere considerare altrimenti, assumendosi pertanto la totale responsabilità linguistica di tutto ciò che fa;

b. l’analista della parola può consentire ad altri di intendere la struttura e il funzionamento del discorso, consentendo in tal modo a ciascuno di potere modificare il proprio modo di pensare e di conseguenza la propria condotta, abbandonando conclusioni arbitrarie che, ritenute necessarie, impongano implicazioni spiacevoli;

c. analista della parola è soltanto chi si attiene allo statuto teorico esposto nei punti precedenti, chi cioè si trova nella condizione di non potere in nessun modo abdicare all’intelligenza.

L'Associazione promuove incontri conferenze e corsi intorno alla psicanalisi, la logica, la retorica e le procedure linguistiche come strumenti per potere considerare quanto di essenziale interviene in un discorso, e cioè la parola, riconsiderando in questo la nozione stessa di analisi. Lungo tale itinerario è stata presa in considerazione la questione logica e linguistica posta dai sofisti e portata alle estreme conseguenze, fino a giungere alla formulazione del Sofista come intellettuale non religioso, non soggetto ad alcun credo teorico di sorta.

 

Il Presidente

 

Luciano Faioni